Morte della classe Dirigenziale Politica

La Convocazione di Mattarella di ieri sera per una figura di Alto Profilo è una delle pagine più tristi della storia della politica moderna italiana.

La classe dirigenziale politica attuale ci ha regalato un triste e impietoso spettacolo che pagheremo a care spese, insieme ai nostri figli.

Tuttavia, in contrapposizione alla incapacità attuale della nostra classe politica, abbiamo visto ergersi Mattarella, uomo esperto, capace ed autorevole, che, dall’alto della sua storia e formazione politica, ha dato un segnale forte e importante applicando in maniera superpartes la Costituzione, e, questo non espressamente richiesto dal nostro ordinamento, prendendo una decisione coraggiosa in un contesto storico unico, decidendo di chiamare al Colle Mario Draghi.  

Con la chiamata di una figura di Alto Profilo, pensiamo che ieri la politica sia definitivamente morta, e con essa anche la classe dirigente che non è stata capace di gestire una crisi, privilegiando orgoglio e giochini di potere, allo scopo principale e per cui hanno l’onore di rappresentare gli italiani: il bene collettivo.

La politica non ha saputo dare una risposta chiara nel momento più difficile della storia italiana dal dopoguerra e l’ultima riprova ci è stata fornita con il tentativo fallito di perlustrazione in Parlamento per la creazione di nuova maggioranza che potesse formare un nuovo governo. I nostri politici, con poche eccezioni, si sono bloccati su piccolezze, dando adito ad una “irresponsabilità totale”, parole di Mattarella. Il suo discorso è stato molto forte e severo. Ma obiettivo, considerando il periodo che l’Italia, ed il mondo, stanno attraversando. 

Le parole del Presidente della Repubblica in cui afferma che serve un governo di “Alto Profilo”, ci fanno capire quanta incompetenza nella gestione del bene pubblico si trovi nella classe dirigenziale in questo momento. L’esempio più lampante è stata l’incapacità di pensare ad un piano efficace per la gestione del Recovery Fund, dovendolo così affidare a dei tecnici esterni al governo.

Non possiamo far altro che essere orgogliosi, quindi, del percorso che noi Giovani di UDC Italia stiamo portando avanti grazie alla Scuola di Formazione Politica, che ci permetterà di arrivare preparati sia nelle amministrazioni locali, che nei governi di un domani.

Nella politica non ci si può improvvisare, come per ogni altro altro lavoro, per questo servono competenze e studio.

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